Il progetto, finanziato dalla Direzione generale Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea, ha come scopo principale quello di dare impulso alla transizione energetica nei Balcani occidentali attraverso un approccio multilivello che combini lo sfruttamento delle soluzioni energetiche rinnovabili e il rafforzamento dell'approccio partecipativo degli stakeholder, delle comunità e della società. Attraverso casi concreti che includono iniziative di capacity-building e di investimento, l'azione dovrebbe aprire la strada a un percorso a lungo termine per aumentare la sostenibilità della produzione e del consumo di energia nei Balcani occidentali e migliorare la qualità della vita e il benessere dei suoi cittadini, rendendo i Paesi balcanici un luogo più vivibile.

In questa direzione, l'azione combinerà un duplice approccio: da un lato, attiverà una serie di misure soft per responsabilizzare la cittadinanza e gli stakeholder nei confronti delle comunità energetiche e, dall'altro, prevede investimenti hard, sfruttando le energie rinnovabili, che saranno gestiti dalle stesse comunità nell'ambito del percorso di transizione energetica.

Il progetto ha come intento finale quello di far nascere nell’area dei Balcani occidentali 10 iniziative ‘faro’ nel settore della energia rinnovabile condivisa (2 per ogni Paese).

La Regione Emilia-Romagna ha ricevuto il finanziamento per coordinare il progetto in virtù della sua consolidata esperienza nella cooperazione territoriale e nella promozione di modelli innovativi per la transizione energetica. Per la parte più tecnica si avvarrà della collaborazione dell’unità energia dell’agenzia Arter. 

Risorse e durata

Il budget complessivo del progetto è di 1,5 milioni di euro.

La durata del progetto, sottoscritto a novembre 2024, è di 18 mesi.

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