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Introduzione

Si è conclusa la fase di valutazione del bando per progetti di emergenza in Ucraina e Palestina, che aveva l'obiettivo prioritario di individuare azioni volte a fornire aiuti umanitari, assistenza alla popolazione, agli sfollati e ai profughi. Dei 13 progetti presentati per l'emergenza in Ucraina, tutti ammessi alla valutazione di merito, ne saranno finanziati 4, con una prima assegnazione di 288.946 euro. Per quanto riguarda la Palestina, sono stati presentati 6 progetti e ne saranno finanziati 2, che hanno dimostrato di poter contare sull'appoggio di partner in loco di maturata esperienza. I due progetti sono localizzati uno in Cisgiordania e l’altro a Gaza, per un importo complessivo di 190.220 euro.

I 4 progetti in Ucraina

  1. Comune di Forlì, Pizza della speranza: pizzeria mobile per il sostegno alle comunità colpite dalla guerra nelle regioni di Kharkiv e invano-Frankivsk: intende offrire una risposta rapida e integrata ai bisogni alimentari, sanitari, di sicurezza e psicosociali della popolazione colpita dalla guerra in Ucraina, con particolare attenzione alla regione di Kharkiv, tra le più esposte al conflitto, e alla regione di Ivano-Frankivsk, rifugio per moltissimi sfollati interni. Cuore dell’intervento è la creazione di una "pizzeria mobile" completamente attrezzata, in grado attivare momenti di socialità positiva per poter distribuire pasti caldi (oltre 28.000 tranci di pizza), oltre alla distribuzione di materiale sanitario, beni di prima necessità, sostegno psicologico, attività di animazione e workshop culinari.
  2. San Gaetano Società Cooperativa Sociale, Agape for inclusion: play and growth for every child mira al miglioramento della qualità della vita dei bambini con disabilità e delle loro famiglie, attraverso interventi educativi e riabilitativi in un contesto di emergenza. L'ONG Agape, attiva nella città di Khmelnytskyi, lavora da oltre un decennio per i diritti delle persone con disabilità, offrendo percorsi educativi e riabilitativi personalizzati a bambini e bambine con disabilità psico-fisiche, in una regione oggi segnata da tensioni e privazioni dovute al conflitto armato.
  3. We World GVC, Intervento umanitario integrato per la proezione di donne e bambini nelle aree colpite dal conflitto nella regione di Kharkiv: per garantire una risposta rapida ai bisogni di base della popolazione civile più vulnerabile sfollata o in ritorno nelle aree colpite dal conflitto nell’est dell’Ucraina fornendo accesso a servizi di protezione e a beni/servizi di prima necessità. Il progetto intende dare sostegno alla salute mentale e supporto psicosociale per donne e bambini, distribuire kit per l ’igiene personale ed effettuare una campagna di informazione sulla prevenzione al rischio delle mine antiuomo.
  4. Ibo Italia ODV, Aiuto multisettoriale alla popolazione ucraina nelle regioni di Kharkiv, Mykolaiv, Odessa, Chernivtsi e Vinnytsia: intende contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione ucraina più vulnerabile – in particolare minori, donne e famiglie sfollate o residenti vulnerabili – in 5 oblast dell’Ucraina (Odessa, Mykolaiv, Chernivtsi e Vinnytsia), attraverso interventi integrati di supporto psicosociale, educativo e materiale.

I 2 progetti Palestina

  1. Fondazione Avsi, First aid, istruzione, riabilitazione, accoglienza e supporto psicosociale in emergenza alle comunità vulnerabili della Cisgiordania: intende intervenire nelle aree di Nablus, Jenin e Betlemme, attraverso un approccio integrato. L'iniziativa si concentra sull'assicurare l'accesso senza ostacoli a diritti essenziali come quello ad un’istruzione di qualità, servizi essenziali, compresi cibo, medicine, dispositivi di assistenza e supporto psicosociale, per i vulnerabili che sono stati maggiormente colpiti dalle restrizioni di movimento e dai conflitti, con particolare attenzione a minori e persone con disabilità. L’intervento si articola in 3 principali attività: supporto psico-socioeducativo a 150 minori a Nablus, a 11 operatori e a 60 famiglie provenienti anche dai campi di Jenin; materiale didattico e supporto educativo e psicosociale per 1000 bambini della comunità di Betlemme; materiali per assistenza a 100 persone con disabilità a Jenin.
  2. Educaid, Semi di speranza: sostegno educativo e psicosociale per i minori sfollati nella Striscia di Gaza. L’iniziativa nasce da un’analisi dei bisogni condotta sul campo nel mese di aprile 2025 e intende rispondere in modo mirato ai bisogni educativi e psicosociali di bambini e bambine sfollati, con e senza disabilità, attraverso un’azione centrata sul rafforzamento delle iniziative comunitarie esistenti. L’obiettivo generale è promuovere l’accesso all’istruzione in emergenza e il benessere psicosociale dei minori sfollati nella Striscia di Gaza. In particolare, si intende garantire a questi bambini la possibilità di usufruire di servizi educativi non formali e inclusivi, in contesti sicuri e protetti. Il progetto interviene su tre spazi temporanei di apprendimento già attivati da comunità locali nelle aree di Gaza City, Middle Area e Khan Younis, dotandoli di materiali per l’apprendimento, kit igienici, supporto psicosociale e attività ricreative. Parallelamente, si rafforzano le capacità educative e relazionali di 60 insegnanti attraverso laboratori teatrali e formativi e si favorisce l’elaborazione del trauma di 200 minori tramite workshop narrativi e artistici. Infine, 100 bambini con disabilità riceveranno assistenza tecnica personalizzata per recuperare la propria autonomia funzionale e poter partecipare pienamente alla vita educativa.

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 01-07-2025, 18:20