Introduzione
È stata approvata la garduatoria dei progetti di cooperazione internazionale presentati in risposta al bando regionale 2025. Dei 44 progetti inoltrati, ne saranno finanziati ben 28.
La distribuzione per Paese
- Camerun: 5 progetti presentati – 4 finanziati con capofila Educaid, Il Terzo Mondo, Associazione Iniziative Sociali Seguimi, Fondazione Avsi
- Campi Profughi Saharawi: 4 progetti presentati – finanziati tutti, con capofila Nexus, Cisp, Kabara Lagdaf, Comune di Albinea
- Costa D’Avorio: 3 progetti presentati – 1 finanziato con capofila Centro Studi di Cooperazione Internazionale e Migrazione – Cim Onlus
- Etiopia: 6 progetti presentati- 5 finanziati con capofila Vet for Africa, Parma per gli altri, Moninga ODV, Cittadinanza Onlus, LVIA
- Kenya: 9 progetti presentati – 5 finanziati con capofila Condivisione tra i popoli, Volontaria ODV, Overseas, Cittadinanza Onlus, Castel Merlino ODV
- Libano: 2 progetti presentati – 1 finanziato con capofila Comune di Forlì
- Marocco: 1 progetto presentato – 1 finanziato con capofila Cefa
- Mozambico: 8 progetti presentati – 3 finanziati con capofila Mani Tese, Iscos, Lvia
- Tunisia: 6 progetti presentati – 4 finanziati con capofila Nexus, Overseas, Arcs, Cefa
Per il Burkina Faso, per via della situazione politica complessa, non è stato presentato nessun progetto.
Le risorse
I progetti risultati ammessi e inseriti in graduatoria sono 42 , di cui 28 saranno finanziati con la somma complessiva di 1.108.468 euro.
I primi 3 progetti
- Costa D'Avorio - Centro studi di cooperazione internazionale e migrazione Società cooperativa Onlus
SAGE - Sviluppo agroalimentare ecosostenibile per le donne e i giovani del distretto di Denguélé
l progetto intende promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico ed ambientale del settore agroalimentare del Distretto di Denguélé, con l’obiettivo generale di contrastare l’insicurezza alimentare e nutrizionale delle comunità rurali di Kahanso e Minignan, attraverso un sistema di azioni integrate e coordinate che aumentino le competenze e rafforzino la resilienza ai cambiamenti climatici dei piccoli produttori locali, anche tramite l’efficientamento dell’approvvigionamento idrico e della sua gestione. Inoltre, il progetto mira all’empowerment di donne e giovani in condizioni di vulnerabilità socioeconomica, che saranno i principali beneficiari delle attività di formazione previste e sostenuti all’avviamento di un’attività generatrice di reddito. Il progetto punta anche a contrastare la migrazione irregolare che interessa l’area nord-occidentale della Costa d’Avorio attraverso incontri comunitari con le associazioni di giovani, volti a favorire la circolazione di informazioni corrette sulle modalità di migrazione regolare e le opportunità di avviare attività generatrici in loco, in particolare nel settore agroalimentare.
2. Etiopia – Circolo Acli Vet for Africa
VETBOJIN - Una formazione di qualità, equa ed inclusiva come strumento privilegiato per la promozione della sicurezza alimentare, crescita economica, empowerment femminbile e pace. Il ruolo della veterinaria.
l progetto è centrato su attività formative di alta qualificazione migliorare la sicurezza alimentare, grazie alla maggiore disponibilità di prodotti di origine animali ed alla loro migliore qualità, salubrità e valore nutritivo; incrementare il reddito familiare, grazie alla possibilità di allevare animali più sani, più produttivi ed inseriti in un sistema agrozootecnico più sostenibile; consentire l'affermazione delle donne nel settore imprenditoriale; rafforzare le politiche di pace, grazie alle azioni condivise ed inclusive che favoriscono la coesione etnica.
In maniera trasversale tutte le azioni prevedono attività formative strutturate a favore dei diversi gruppi di beneficiari. L'iniziativa coinvolgerà in totale 1.255 persone tra allevatori, itticoltori, docenti, tecnici veterinari, studenti e studentesse, donne della comunità rurale.
3. Campi profughi Saharawi – Nexus Solidarietà Internazionale Emilia-Romagna
DIAMANTI - Donne, inclusione, autonomia e miglioramento delle condizioni di vita nei campi profughi Saharawi
Il progetto si propone di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita nei campi profughi Saharawi attraverso un approccio integrato che include empowerment femminile, salute e sicurezza sul lavoro e rafforzamento dei servizi sanitari veterinari.
Il progetto prevede di incrementare il reddito familiare delle donne Saharawi, sostenendone la formazione e promuovendo attività generatrici di reddito, per rafforzare la loro autonomia economica e sociale e garantire la sicurezza alimentare. Migliorare la sicurezza sul lavoro in ambito domestico, principalmente delle donne, attraverso formazione specifica e una campagna di sensibilizzazione. Rafforzare infine il servizio veterinario locale attraverso la formazione specifica e continua del personale, contribuendo così anche alla salute della popolazione.
Per approfondire
Ultimo aggiornamento: 22-07-2025, 12:17